Il biologico ha nuove regole

La Commissione ha definito un piano d’azione organico completo per l’Unione europea. Attraverso di essa, la Commissione mirerà a raggiungere l’obiettivo del Green Deal europeo del 25% dei terreni agricoli ad agricoltura biologica entro il 2030.

Il piano d’azione è suddiviso in tre assi interconnessi che riflettono la struttura della filiera alimentare e gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal.
Asse 1 : stimolare la domanda e garantire la fiducia dei consumatori.
Asse 2 : stimolare la conversione e rafforzare l’intera catena del valore.
Asse 3 : il biologico guida l’esempio: migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità ambientale.
I tre assi saranno supportati da 23 azioni, che proseguiranno alcune delle azioni di successo del periodo 2014-2020, oltre a proporre una serie di nuove azioni e mobilitare diverse fonti di finanziamento.

Asse 3: il biologico guida l’esempio: migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità

L’agricoltura biologica contribuisce alla protezione dell’ambiente e del clima, alla fertilità a lungo termine del suolo, ad elevati livelli di biodiversità, ad un ambiente atossico e ad elevati standard di benessere animale.

La terra coltivata biologicamente ha circa il 30% in più di #biodiversità rispetto alla terra coltivata in modo convenzionale. L’agricoltura biologica è, ad esempio, benefica per gli impollinatori. Gli agricoltori biologici non possono utilizzare pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici. Inoltre, è vietato l’uso di OGM e radiazioni ionizzanti e l’uso di antibiotici è severamente limitato.
Tuttavia, è importante esplorare modi nuovi e migliorati per l’agricoltura biologica per ridurre il proprio #impatto #ambientale. La Commissione migliorerà ulteriormente il contributo del settore biologico alla sostenibilità e alle sfide ambientali attraverso azioni incentrate su:
-riduzione dell’impronta climatica e ambientale;
-migliorare la #biodiversità genetica e aumentare i raccolti;
-lo sviluppo di alternative agli input controversi e ad altri prodotti fitosanitari;
-migliorare il #benessere degli #animali ;
-fare un uso più efficiente delle risorse.

#Basilegali
Il 1° gennaio 2022 è stata introdotta una #nuova #normativa relativa al settore #biologico. Questa #normativa cerca di rispondere alle sfide poste dalla rapida espansione dell’agricoltura #biologica fornendo un quadro giuridico più efficace per l’industria.

Si tratta del #regolamentoUE2018/848 cui sono seguiti ulteriori
atti delegati di portata generale per integrare o modificare alcuni elementi non essenziali (nel senso di complementari) dell’ atto legislativo; nonchè atti di esecuzione da cui la versione consolidata del Regolamento (UE) 2018/848.

E l’ #italia ? è stata approvata proprio i primi giorni di marzo la nuova #legge sul biologico e la previsione di una marchio #bio tutto #italiano..

Ne parlo in questo articolo con lo scopo di diffondere uno degli strumenti di #sostenibilità

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III parte: Pandemia, lavoro e misure anticontagio

Nel tentativo di supportare l’analisi una mappa ragionata  del quadro della normativa emergenziale, aggiornata da ultimo al DPCM dell’1 aprile 2020 ed all’Ordinanza n. 521 della Regione Lombardia del 4 aprile 2020, e districarsi tra i numerosi provvedimenti che si stanno susseguendo in questo periodo e che verranno emanati per far fronte alla riorganizzazione del quotidiano sia personale che lavorativo si è ritenuto potesse essere di ausilio un breve elaborato che chiarisse le nuove misure anticontagio ed i conseguenti comportamenti da adottare da parte dei proprietari di esercizi commerciali (bar, tabaccherie, panetterie, hotel…) e professionisti.

Un breve focus è dedicato anche al Protocollo condiviso di regolamentazione della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro (il Protocollo sul sito https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news-protocollo-14-marzo-sicurezza-lavoratori-covid-19-2020.html) cui è necessario fare rinvio per le attività non sospese. Inoltre, si ricordano le raccomandazioni valide in generale per le attività produttive e professionali che NON siano state sospese.

I Parte Pandemia: quali restrizioni?

A causa del diffondersi del COVID-19 sono stati emanati una serie di provvedimenti restrittivi ed i settori interessati dai DPCM e dai DL nonché dalle Ordinanze della Regione Lombardia (questi ultimi, ovviamente, valevoli solo per il territorio regionale interessato e nei limiti in cui prevedano restrizioni maggiori rispetto ai DPCM ed ai DL), sono pertinenti sia la sfera personale che i luoghi di lavoro, aziende ed attività commerciali rimaste attive.

Con una serie di domande campione l’articolo intende dare risposta nel modo più esauriente possibile su quali comportamenti possono o meno essere adottati sia da parte del privato cittadino che delle attività rimaste in auge.

Si precisa che il presente comunicato non è da intendersi quale parere giuridico, ogni caso concreto può presentare specificità che necessitano di essere valutate.