Il nuovo D.lgs. n. 27 / 2021
E’ stata portata l’attenzione alla “saga” che ha interessato l’entrata in vigore del d.lgs. n. 27del 2 febbraio 2021, recante «Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell’articolo 12, lettere a), b), c), d) ed e) della legge n. 4 ottobre 2019, n. 117» e alle conseguenze derivate dall’intruso art.18 con particolare riferimento alle problematiche connesse al diritto di difesa; a tal fine l’elaborato analizza anche le principali questioni connesse alle attività di accertamento della conformità dell’alimento/prodotto con particolare riferimento al problema delle garanzie difensive riconducibile alla vexata questio sui prelievi e le analisi di campioni svolti ante processum (e, quindi extra) nell’ambito di attività ispettivo-amministrative e nella loro pretesa utilizzabilità in sede processual-penalistica.
Necessario è risultato, altresì, soffermarsi sulla riforma delle procedure di verifica che ne è derivata e, dunque, sull’analisi dei nuovi istituti della controperizia – (d.lgs. n. 27 del 27 febbraio 2021, art.7) – e della controversia – (d.lgs. n. 27 del 27 febbraio 2021, art. 8) – analizzandone i possibili rivolti critici sia giuridici che operativi. Infine, volgendosi a riflettere sulla individuazione di una strategia politico-criminale, di ispirazione costituzionale, atta a contrastare l’in-sicurezza alimentare e garantire l’ordine alimentare si è offerta una chiave di lettura sull’opportunità della tentata abrogazione della legge n. 283 del 30 aprile 1962.